Chiesa della Madonna delle Grazie – Montegabbione ( TR )
La Leggenda
Secondo la leggenda verso la fine del XV secolo, una ragazza di 15 anni, devotissima della Madonna, scendendo dal paese verso una sorgente ai piedi del colle per attingere acqua, vide all’improvviso una bellissima Donna che, sorridendo, le raccomandò di venerarla pubblicamente in quel luogo.
In paese nessuno le credette.
Ritornò al luogo dell’apparizione e riferì alla sconosciuta ma bellissima Signora che tutti la deridevano. “Riempi la brocca con l’acqua della fonte – le disse la Donna – ponila capovolta sulla testa“. Così fece la ragazza, e con sorpresa di tutti non si rovesciò una goccia d’acqua.
Questo prodigio convinse il Pievano e gli abitanti del paese, che si recarono a frotte alla sorgente, lodando e pregando la Signora del Cielo, Maria, e invocandola col il titolo di Madonna delle Grazie.
Fu forse questo fatto prodigioso che può giustificare il placet dell’Autorità ecclesiastica alla erezione di una nuova chiesa nel territorio di Montegabbione, dove già dal 1274, anno di costruzione, esisteva la chiesa parrocchiale di Santa Maria, diventata S. Maria Assunta almeno due secoli prima della proclamazione del dogma dell’Assunzione.
La Chiesa
La cappellina fu costruita nel 1559, come è ancora possibile leggere in un frammento di lettera in pergamena portante in fronte il nome di Alfonso Carafa Diacono Cardinale Reggente della Camera Apostolica e la data, diretta al Cardinal Simoncelli Vescovo di Orvieto, fu dedicata alla Vergine sotto l’invocazione di Maria Santissima delle Grazie, e fu innalzata appena fuori dalle mura del paese.
In origine misurava pochi metri quadrati, ma nel tempo venne ampliata e modificata, come testimoniano le visite pastorali periodiche, documentate a partire dal 1573 e assunse il ruolo di Santuario Mariano.
In quell’anno la Madonna delle Grazie era retta da un Cappellano di origine perugina sotto il patronato del Comune di Montegabbione e presentava ancora un solo altare, completo di arredi.
Nel 1673 il Vescovo nella sua visita pastorale trovò la chiesa della Madonna delle Grazie “restaurata quasi dalle fondamenta con straordinaria devozione“.
In essa erano stati eretti altri 3 altari, uno intitolato a S. Girolamo, uno a S. Carlo e l’altro a S. Antonio da Padova, tutti mantenuti in buono stato.
Cinquanta anni più tardi però le cose erano cambiate e si denota un progressivo abbandono tanto che un edificio annesso alla chiesa era ridotto come ricovero per il bestiame. Passarono gli anni, il degrado divenne più accentuato.
Dal 1765 le visite pastorali si interruppero fino al 1800, per cui non è possibile ricostruire le vicende della chiesa in questo periodo.
La nuova visita pastorale è del 1802 e la situazione era rimasta sostanzialmente invariata.
La chiesetta rurale non aveva subìto ulteriori danni anche se urgevano piccole riparazioni fra cui il pavimento del presbiterio, la porta, una grata di ferro e vetro per la finestra della sacrestia.
Nel 1843 Montegabbione divenne Vicaria retta da Felice Duranti nominato Vicario foraneo nel 1835, quindi l’amministrazione di tutte le Confraternite e Chiese a quel punto dipendevano dal Vicario foraneo e non più dal Pievano che però deve tenere registrati i conti e ogni anno renderne conto al vicario, presentargli l’inventario delle suppellettili e, entro un mese, l’inventario esatto e i frutti dei beni immobili.
Nel 1818 il Santuario era custodito da un eremita che viveva in solitudine e preghiera.
Nel 1868 furono eseguiti delle opere tra cui il restauro del tetto, della sacrestia e della facciata della chiesa, oltre che di alcune suppellettili.
Nel 1866, pochi anni dopo l’unità d’Italia, cominciano i primi tentativi di esproprio dei beni della Chiesa, dopo il placet allo svincolo dato in più Consigli Comunali, e neppure un ricorso ufficiale da parte di un consigliere impedì l’operazione.
Lunga fu infatti la lotta della maggioranza dei consiglieri per mantenere il diritto sui beni della Madonna delle Grazie, ma vanificata alla fine dallo strapotere di famiglie massoni presenti anche nel territorio di Montegabbione e che in breve periodo divennero i legittimi proprietari di tutti i beni della chiesa.
Nel 1908 così si scrive : “ la Parrocchia ha un Cappellano, la cui nomina spetta al Comune di Montegabbione, il suo Beneficio è eretto nella Chiesa Parrocchiale e nella filiale di Maria SS. Delle Grazie della quale il Comune ne è il Patrono”.
E’ facile immaginare una situazione sostanzialmente immutata finché, agli inizi del nuovo secolo, non si verificheranno avvenimenti dolorosi, come la diffusione di malattie epidemiche che colpirono i montegabbionesi, che proporranno alla pubblica attenzione un nuovo ruolo della chiesa, infatti il 22 settembre del 1912, il vescovo constata e scrive al Sindaco in merito alla chiesa “che si tiene chiusa, perché adibita ancora ad uso lazzaretto”.
L’ultimo Cappellano ad essere stato nominato dal Consiglio comunale fu don Gustavo Fioravanti agli inizi del secolo scorso.
Fino agli anni 1960 ha esercitato ancora un forte richiamo per la popolazione del paese il martedì di Pasqua; occasione in cui gli abitanti di Montegabbione vi si recavano, trascorrevano nello spazio antistante un pomeriggio di giochi ed allegria, partecipavano in massa alla celebrazione della Confessione e “prendevano Pasqua“.
Aspetto
Dopo un periodo di decadenza l’edificio sacro appare oggi completamente ristrutturato: rifatti il tetto e il pavimento, restaurato l’interessante affresco della Madonna che allatta il Bambino forse della scuola del Perugino.
Nelle nicchiette a fianco sono stati riposizionati i due Angeli mancanti a cura della Pro-loco; rimane ancora ben visibile l’impronta, nel muro dietro l’altare in cui era originariamente collocato, il dipinto della Vergine.
Sono invece scomparsi gli altari laterali.
Per il portale centrale esterno il maestro Mariano Laura, alla fine del secolo scorso, ha realizzato una scultura in plastica cementizia raffigurante una Madonna che allatta Gesù e due Angeli che le fanno ala.
Gli arredi interni sono stati tutti rinnovati e un piccolo Tabernacolo, sulla sinistra del tronco della croce, si offre alla preghiera e all’adorazione dei fedeli.
Oggi la chiesa della Madonna delle Grazie, frequentata soprattutto dai fedeli che hanno costruito le loro abitazioni nelle sue vicinanze, resta punto di riferimento mariano per tutta la popolazione.
Fonti documentative
Milena Pasquini, Madonna Grazie, Parrocchia Montegabbione 2004
http://www.comune.montegabbione.tr.it/
Nota di ringraziamento
Si ringrazia la Diocesi di Orvieto-Todi per la disponibilità e per aver concesso le autorizzazione alla pubblicazione.
Nota
La galleria fotografica è stata realizzata da Silvio Sorcini
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